J’Accuse del mercoledì’ 17 gennaio 2024 sul crollo dell’Impero americano tra guerre regionali e minacce di conflitti mondiali

 

J’Accuse del mercoledì’ 17 gennaio 2024 sul crollo dell’Impero americano tra guerre regionali e minacce di conflitti mondiali

 



J’Accuse del mercoledì’ 17 gennaio 2024 sul crollo dell’Impero americano tra guerre regionali e minacce di conflitti mondiali

 

Oggi stesso Putin ha stigmatizzato l’espulsione dei cittadini russi dai paesi baltici considerandola una palese violazione dei diritti umani e delle regole di buon vicinato della Russia e di consueto ha ribadito con chiare parole che ogni allargamento della nato ad est verso i confini della Russia rappresenta una palese minaccia contro la sicurezza nazionale del suo paese. Nel mio J'Accuse scritto del 12 /10/2017 sull’intervista di Vladimir Putin da parte di Oliver Stone- Putin Interview, ho sottolineato quanto segue: ““Il problema degli americani è che dopo la caduta dell’Unione sovietica si erano impegnati verbalmente con il Presidente Gorbaciov a non allargare la Nato verso l’Europa orientale. Quest’impegno verbale non è stato mai rispettato e così mentre noi lavoravamo per la distensione loro hanno continuato ad armarsi e ad allagare la loro Nato fino ai nostri confini. Il più “citato Ombrello protettivo” citato da Putin  per neutralizzare la capacità difensiva della Russia è molto illustrativo della situazione attuale. “ Ecco perché gli americani continuano a voler creare il nemico inesistente e ad alimentare la demonizzazione del nostro paese. Poi quando parla ancora della Nato, dice che “è un’organizzazione che doveva essere smantellata con la fine della guerra fredda”. Ora come allora il problema è stato sempre quella volontà americana di voler stringere la morsa sulla Russia, spingendo la Nato verso i suoi confini. Non a caso e trovandosi un asso duro come la Russia di Putin, questo progetto si è trasformato in un boomerang contro l’occidente, perché il carattere artificioso e strumentale della guerra in Ucraina dimostra quanto sia stato deleterio e controproducente questa visione del mondo e della sicurezza della Nato. Il fatto d’aver immolato un paese come l’Ucraina ai suoi desiderata, la dice lunga sia sulla verità di chi mente spudoratamente sulle vere ragione del conflitto in corso, che non rispetta ovviamente la dignità e la vita degli ucraini, ma sulla ragione di stato e sulla volontà imperialistica di chi ha osato spingere il conflitto con la Russia a livelli di tensione e di scontro mai raggiunti prima d’ora. E l’allusione a quella del Presidente Biden che non ha fatto quasi nulla per fermare il conflitto, anzi si è messo pure ad insultare il presidente Putin, mettendo a repentaglio la stessa sicurezza degli europei. Se ieri come oggi, Mosca considera l’allargamento della Nato come la causa principale dello scoppio del conflitto in Ucraina, una qualche riflessione ce la deve sorgere quest’accusa: le ragioni di Mosca sono da ignorare, perché quelle della Nato sono la verità stessa che deve prevalere. E non a caso Essa seguita a considerare le sorti del mondo legate all’esito di tale conflitto. Assurdo pensarlo ma chi diffonde queste idee prende in giro il mondo intero. La questione della pace o della guerra in Ucraina era, e rimane, legata al rispetto degli interessi storici, culturali, politici e strategici della Russia in questo paese. Coloro che hanno voluto e osato toccare quest’interessi tramando e creando il caos in quel paese si sono scontrati con la sua ira. Il suo risveglio, così come quello cinese e delle potenze regionali emergenti, rappresentano in qualche modo l’inizio dello sgretolamento dell’impero americano. Un tempo Reagan osò definire l’Unione sovietica “l’Impero del male”. Oggi quello stesso impero del male si è diffuso a macchia d’olio in America e altrove e minaccia le nostre civiltà, causando guerre e disuguaglianze tra gli individui e le nazioni. Siamo di fronte alla più grande minaccia di destabilizzazione e di sconvolgimenti mai affrontata prima. Con la guerra di Gaza si è levato il velo sulle mostruosità e la crudeltà dell’attuale ordine mondiale.  


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